A Pescasseroli Esposizione di Vincenzina Trella e Donato Gentile dal 1 Luglio al 30 agosto Via Colli dell’Oro 19

DONATO GENTILE

La sua vita è tra i cavalli e le mucche nell’incontaminato paesaggio sulle  montagne di Pescasseroli, la sua gioia sta nella nascita di puledrini e vitellini, la sua passione, invece, è per l’arte che esprime durante il suo tempo libero e nelle lunghe notti invernali, alle prese con i  pennelli nella descrizione di paesaggi, animali, case e quant’altro del suo mondo possa esprimere attraverso colori tenui, emozionali ed estremamente fedeli alle tinte della natura.

Scrive Dacia Maraini

“I quadri che preferisco sono quelli che raccontano della sua dimestichezza con questi luoghi: i faggi secolari, i cavalli, i cani da pastore, che sembrano rivelare l’anima nascosta del loro autore intento a sognare viaggi mai fatti, progetti miracolosi, e orizzonti felici

le storie che preferisco sono quelle che narrano di questi paesaggi immobili e pure animati e vivissimi, di personaggi inquieti, avvolti in mantello, che si avviano verso un futuro incerto e soffuso, di animali lenti e dolci che si dirigono verso confini sconosciuti. Qui il tratto diventa poetico e venato di una tristezza gioiosa, se mi si permette l’ossimoro, ma si tratta proprio di una gioiosa tristezza: un uomo solo che attraversa boschi sconosciuti, anche se troppo frequentati e conosciutissimi, un uomo che accompagna le immagini della memoria collettiva. Un uomo solo, appartatato e umile, che tiene in petto un cuore che balla e canta.

Molte delle figure delle sue tele danno le spalle all’osservatore. Un eccesso di timidezza? Oppure l’inconsapevole rifiuto di un tempo che il pittore non riconosce come suo, troppo aggressivo e volgare?

Donato non dirà mai, perché il suo rapporto con le cose è profondo e quasi muto. D’altronde lui stesso tende a trasformarsi in un folletto delle foreste, vecchissimo e giovanissimo ad un tempo, un Peter Pan che appare e scompare quando meno te lo aspetti, una memoria vivente e poetica delle grandi storie di queste montagne”

 

 

 

VINCENZINA TRELLA

È una pittrice innamorata del paesaggio, che obbedisce, con entusiasmo, alla sua esuberante fantasia, dando luogo ad armoniosi contrasti di colore che costituiscono le caratteristiche più significative e più eloquenti della sua pittura. Il suo bisogno di dare sfogo ad un suo mondo intimo, ad i suoi impulsi ed alla sua spontaneità prepotente che tormenta il suo pennello, genera-come risultante diretta- le sue composizioni che facilmente trovano ammiratori, perché sono sincere, oneste e convincenti.

Nelle varie mostre alle quali ha partecipato, le sue tele, hanno sempre suscitato interesse, nel colore e nella morbida espressività delle tinte combinate con gusto e con abilita. La critica si è occupata in varie occasioni delle sue opere esprimendo giudizi rassicuranti e lusinghieri.

Freschezza e squisitezza del sentimento tradotte in cromie aurorali, candore ed estasi. E il fascino gentile della pittura di Vincenzina Trella,una vedutista che agisce d’istinto, in un rapporto solitario con la natura e con l’ambiente. Ne scaturisce un sensualismo visivo ricco di umori. Immagini paesaggi, figure vibrano d’un respiro corto e intenso: spazio e tempo misurano una varietà di modulazioni ritmate da scatti di luce che attraversano le composizioni.

 

 Scrive Mariano Vitale

“lei legge il presente, per quel tanto che le suggerisce la composizione, applicando la gestualità cromatica, le trasparenze della tavolozza, approfondendo, nel contempo, lezione estetica del passato proprio per realizzare e radicalizzare quei paesaggi che più suscitano la sua fantasia creativa.

Le sue composizioni, dal tratto nitido, raccontano un mondo pastorale

quasi surreale: un segno, un colore, la poesia, fanno vibrare

i toni sottili delle immagini rappresentate

Osservando le opere di Trella si viene colpiti da quella simbiosi perfetta tra l’antico e nuovo, facendo proprie le esperienze grafiche acquisite dal confronto di vari modi di esprimersi

Infine i temi rappresentati raccontano emozioni intimamente vissute e immagini della propria storia personale, sono ricordi in cui l’artista si espande, riversando sulla tela umori ed intuizioni pur rimanendo nell’ambito della ricerca scaturita da un presente artistico fatto di un continuo lavoro”

LA MOSTRA E’ ALLESTITA IN VIA COLLI DELL’ORO 19 A PESCASSEROLI

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