LA MOSTRA “SCACCO AL TEMPO” DI PAOLO MARTELLOTTI DAL 23 DICEMBRE AL 7 GENNAIO A PESCASSEROLI

 

In questo scorcio di fine anno il Comune di Pescasseroli inaugura il suo nuovo rapporto con l’arte contemporanea. Così come da qualche anno conduce una importante attività con l’iniziativa “Pescasseroli legge” diretta da Dacia Maraini, e così come ha aperto un bellissimo dialogo tra arte e natura con la splendida iniziativa di ArteParco, decide di aprire un dialogo tra le sue strade e gli artisti e questo incontro si riproporrà tutte le estati.

Gli artisti creano immagini e a volte queste immagini sono così forti che sono diventate l’identità culturale di un popolo, l’anima di una nazione, il linguaggio con cui l’umanità pensa e si esprime. L’arte del passato ci ha donato per esempio, una galleria di personaggi femminili straordinari: Penelope, Circe, Medea, Arianna…che sono altrettanti modelli attraverso i quali si evolve la costruzione del pensiero. Alla creazione di questi modelli hanno contribuito accanto ai poeti e agli scrittori in egual misura gli architetti, i pittori e gli scultori.
La caratteristica dell’arte è quella di porre gli interrogativi, di aiutare a pensare, di non dare facili soluzioni univoche. Tornando ai personaggi femminili che ci aiutano a capire il mondo soffermiamoci per un istante sull’Antigone dei poeti tragici greci. Essa ci parla dello scontro fra l’etica, la morale soggettiva di Antigone e l’etica dello Stato di Creonte, ma il poeta non dà una soluzione unica come a volte è costretta a fare la politica; non cade in una ristretta visione manichea fra il bene e il male: per il poeta ci sono alcuni Dei che prendono la parte di Antigone ed altri Dei che prendono quella di Creonte. E non crediate che gli interrogativi posti da Euripide appartengano al passato. Nel tentativo oggi di formare l’Europa devono convivere il popolo italiano che culturalmente e caratterialmente tende ad identificarsi con Antigone ed il popolo tedesco che in egual misura tende ad identificarsi con Creonte.
L’arte ci dona un linguaggio con cui interrogarsi e pensare; il linguaggio della convivenza.
Ma veniamo a questo primo appuntamento che ha il nome di “Scacco al Tempo”. Pescasseroli è nata molti secoli fa sui monti. L’insediamento che viene chiamato Castel Mancino è un borgo medioevale fortificato. Chi cammina fra le rovine riconosce chiaramente due cinte murarie che testimoniano una crescita: A causa di questa crescita e di alcune concause che possiamo solo ipotizzare, circa cinquecento anni fa il paese si è trasferito a valle a fianco del Sangro. La fondazione di un nuovo insediamento, fin dall’epoca di Ippodamo da Mileto, si basa sul disegno di una partitura, sull’ordine di una maglia approssimativamente ortogonale su cui una comunità costruirà la propria storia nel tempo. E così è successo anche per la comunità che in epoca rinascimentale è scesa a valle a fianco del fiume ed ha creato nel tempo quel gioiello che è il centro storico di Pescasseroli. Ma la storia quando c’è un progetto e un popolo operoso si ripete. L’insieme fatto da poco più che baracche su di una maglia regolare con le case dei terremotati, in un secolo si è trasformato nel

quartiere gioioso che accoglie il mercato del mercoledì frutto della ordinata struttura di chi aveva la voglia e il coraggio di ricominciare e la fantasia collettiva di una comunità.
L’evento che si inaugurerà il 23 e che parla di una scacchiera e del tempo si svolgerà in due spazi simbolo: L’atrio del Municipio aperto alla piazza e la Piazza del Carmine nel cuore del centro, prossima alla piccola chiesa della Madonna Nera così importante per la storia di questo paese.

Qui mi fermo rimandando ulteriori parole sulle sculture in mostra al giorno dell’inaugurazione cui spero tutti voi vogliate essere presenti.

Paolo Martellotti

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