Salla Festival, Omaggio a Salla che con la musica si sentiva felice

1La sua passione, almeno,  è qualcosa da salvare.  Perché non era l’ossessione da esibizione, quanto il tormento dei sentimenti che una via d’uscita sempre devono trovare. Poi i ricordi sono scogli alla memoria. Scoglio: ostacolo o appiglio. Ricordare, è una capriola nella vita di tutti i giorni che poi in un momento, per caso o studiato, raggiunge la vetta. Se c’è amore diventa una missione. Con il “Salla Festival” il ricordo va in piazza, troppo è commosso, cautelato dalla musica, che non diventa spaccio di un’emozione, anche se non c’è bisogno di spiegarne i motivi. Tanto con il dolore è una guerra bianca. Meglio la musica, per non farsi domande. Non c’è fuga di false risposte. Tanto i “perché” per la ragione sono calci di rigore. Musica, anche se ci vorrebbe un grido senza regola ritmica. Ma è solo per sentirsi più al sicuro nella nuvola di note. Almeno ci si commuove, si condivide,  ci si diverte. Sembrerà un concerto che parte dalla fine, perché in partenza ha il suo successo. Avrà pur sempre un bel finale: ci saremo riuniti, ci saremo risentiti, ci saremo divertiti. Noi, e per condividere un ricordo o un’emozione, un dolore, in due già si è tanti.

Ma in tanti è meglio…2

Non mancate: sabato 13 Piazza Sant’Antonio.

FEDERICA TUDINI

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