Asilo, manifestazione delle mamme insieme ai bambini

Manifestazione “a testa alta” delle mamme con bambini in età da asilo. L’iniziativa è partita da una riunione di ieri dove si è stabilito di presenziare all’apertura dell’anno scolastico dei ragazzi delle elementari, per ribadire la funzione insostituibile della scuola e il disagio anche per i bambini di non poter entrare nelle loro classi. Ma pure quel nugolo sparuto manda a recapito dell’amministrazione la determinazione ad andare avanti fino a quando non ci saranno più ombre sulla situazione della scuola materna. La manifestazione dimostrativa è partita da Piazza Sant’Antonio alle ore 8,00. Poi le manifestanti hanno fissato un temporaneo presidio davanti ai cancelli serrati dell’asilo per una foto dei loro figli a spalle voltate. Un’immagine che più delle parole sarà lo slogan della dimostrazione. L’obiettivo è di mettere alle strette gli amministratori, affinché dall’incertezza dell’emergenza passino ad una soluzione finalmente garantita, dopo che per mesi si sono affastellate dichiarazioni sempre cozzanti nel corso delle interlocuzioni tra le mamme e il sindaco. Ultimo l’impegno a riaprire i cancelli per il 12 settembre. Naturalmente anche questa scadenza è stata superata. Adesso si chiede anche che venga prodotta tutta la documentazione ufficiale sullo stato della struttura. La questione ha scavalcato il ponte estivo senza giungere a conclusioni, con varie giravolte nei vari incontri.

Ordinanza contingibile urgente del 04/05/2016: CHIUSURA A FAR DATA 14 MAGGIO DELLA SCUOLA MATERNA, dopo che la documentazione dell’Ufficio Tecnico ha determinato che “l’edificio presenta un livello di sicurezza non compatibile con la normativa vigente”

Con avviso del 18/05/2016 viene stabilito il trasferimento delle attività nei locali della “Canonica”

Ordinanza n° 39/2016 del 09/09/2016: DIFFERIMENTO DELLA RIAPERTURA DELLA SCUOLA DI UNA SETTIMANA per acquisire altri “ulteriori chiarimenti in ordine alla sicurezza degli edifici adibiti a scuola materna elementare e media

Avviso pubblico del 14/09/2016 per “un’indagine di mercato finalizzata alla individuazione di una struttura idonea” da occupare per “un orizzonte temporale al momento non definito provvisoriamente individuabile per 12 mesi , salvo proroga, fino alla disponibilità del  nuovo edificio scolastico.”

 

Ordinanza del 16/09/2016 con la quale si ordina di non riaprire l’edificio, viste “le carenze strutturali” rilevate in seguito ad indagini in loco.

Delibera di giunta del 14/09/2016: in cui si dà mandato al responsabile dell’U.T.  di:“provvedere con la massima urgenza ad esperire un’indagine di mercato finalizzata alla individuazione della struttura più idonea a garantire,in condizione di adeguatezza, sicurezza ed economicità,il regolare svolgimento delle attività della scuola materna

La chiusura della scuola materna sembra essere arrivata come una tegola all’improvviso. Diviene esecutiva dal 14 maggio. Ma prima, in un atto del 20 aprile si considerava l’avvio dell’iter burocratico per recepire un finanziamento di 1.680.000,00 euro messo sul banco dopo il sisma del 2009 per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nell’ambito del progetto “Piano scuole Abruzzo- Il futuro in sicurezza”. Già allora dall’esame del tecnico emergeva:” la risposta del sistema strutturale per effetto del terremoto di progetto,riferito al sito interessato dalla costruzione, comporta il danneggiamento della quasi totalità degli elementi strutturali primari attivando,nei casi più gravi,meccanismi di collasso per taglio nelle fasce e per presso flessione nei maschi. Da tali considerazioni, si evince, quindi,che l’edificio oggetto di studio presenta un livello di sicurezza non compatibile con la vigente normativa. Riporto questo estratto perché, forse la foga delle polemiche, è scaturita anche una gara alla ricerca di finezze di linguaggio per lasciare in filigrana la parola “inagibilità”.

Il 31 agosto veniva incaricata ABRUZZO TEST di eseguire nuove prove anche sul plesso della Scuola elementare-media oltre che asilo.

L’impressione è che in questo lasso di tempo ci sia stata una ostinazione a ripetere indagine tecniche, di cui ciascuna confermava l’esito della precedente, mentre la linea d’azione continua a restare vaga. Una progettazione che doveva essere chiara fin dalle prime mosse, dopo aver fatto un preventivo di quanto avrebbe potuto succedere.

FEDERICA TUDINI

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