Il “Corpus Domini” a Pescasseroli Il 29 Maggio 2016 L’Infiorata

 

Qui di seguito riproponiamo un video in 3 parti dell’infiorata del 2008

Tutto si svolge per uno scopo, la processione del Corpus Domini, ogni giugno dall’Abbazie dei Santi Pietro e Paolo. E questa processione solca il lavoro di tutta una notte a Pescasseroli, dove dal 1990 per celebrarla è nata la prima infiorata delle strade. La parrocchia di Pescasseroli, si legge sul sito dedicato(infiorata Pescasseroli) all’evento che è ormai meta di pellegrinaggi religiosi e anche turistici, culturali, “era animata dall’intraprendenza del giovane abate parroco Don Vincenzo De Mario. In occasione del Corpus Domini, egli volle affiancare agli altarini una composizione floreale a terra. Era nata la prima infiorata di Pescasseroli. Prima, di una serie di crescenti manifestazioni religiose e non solo. Anno dopo anno sono diventate una tradizione moderna. Il radicamento e la partecipazione tra residenti e turisti sono arrivati fino a oggi”.

Dunque, in occasione della solennità del Santissimo corpo e sangue di Cristo, si porta in processione, racchiusa in un ostensorio sotto a un baldacchino, un’ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione dei fedeli. Viene cioè adorato Gesù, vivo e vero, presente nel Santissimo sacramento. Tra le molteplici tradizioni locali di celebrare la ricorrenza, la particolarità infioratapescasserolese dell’Infiorata è che solo Gesù sacramentato portato dal sacerdote può attraversare il manto di petali di fiori disposto sulle strade e le piazze del centro. Il tappeto resta esposto e non può essere calpestato.

 

In Italia e in Abruzzo questa pratica è abbastanza rappresentata, la prima risalirebbe al periodo barocco e a Roma. Nella prima metà del Seicento alcuni artisti infioratori in Vaticano cominciarono a comporre quadri per mezzo di petali di fiori. Da lì, l’uso si diffuse ai Castelli romani e successivamente anche ad altre località. Ma con tempi e modi piuttosto lenti. La prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini arrivò solo alla fine del Settecento.

A Pescasseroli, invece, si lavora tutta la notte, ma per tempo si raccolgono fiori e si colorano i petali e questa operazione dovente uno straordinario elemento aggregante, per grandi e piccini. Si lavora a capofitto, perché tutto sia pronto per le 11, quando la processione esce dalla basilica e percorre le vie infiorate del centro storico cittadino. “Un tempo, non c’era l’Infiorata – continuiamo a leggere – ma solo gl’ spun’ch, cioè gli altarini. E si tenevano addirittura due processioni, che passavano per strade diverse del centro storico: una il giovedì precedente (“all’ vie chiort’”) e una la domenica (“all’ vie ritt’”), che coincide con il percorso attuale). La tradizione degli spun’ch in alcuni punti del percorso, rappresentanti eventi delle sacre scritture, vedeva l’uso di erba e di fiori collocati solo intorno agli altarini. Dal 1990 i petali di fiori colorati disposti sui sampietrini cominciarono a divenire consuetudine della festa”.

abruzzoservito.it

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