Pescasseroli e il Parco per le feste

Il Parco Nazionale d’Abruzzo si conferma una mecca del turismo non alla portata di Google. La neve è solo una franchigia.

Natale, e Pescasseroli diventa un’effervescenza di vivacità. Non è il paese delle meraviglie, ma resiste come paese del cuore per molti. Le immagini dei presepi, luci e suoni si mescolano in un’atmosfera magica. È la rinascita dopo il letargo novembrino. Dopo una mattina in vetta sugli impianti scioviari, prima antenna del turismo invernale, vale scivolare per una passeggiata nei corridoi del centro storico. Si va a caccia di idee da regalo nei piccoli negozietti come Il Bosco Incantato, dal centro storico seguendo la scia del nuovo profumo Parco1923, fino alle ultime appendici del centro, come Souvenir del Parco, La Bottega di Gaia fino a La Pignata e A Q’riul, il tempietto dell’artigianato in pelle. Poi la fucina della lavorazione del ferro presso Non solo ruggine. È anche l’occasione per sfilare davanti ai presepi realizzati con sensibilità antica dalla manodopera volenterosa. Pescasseroli diventa un distretto intimo. Dopo lo sfogo del passeggio e delle compere, bene concedersi all’intrattenimento nei bar miniatura del paese e tra una cioccolata calda e un the, gustare il tradizionale T’rc’nell per poi ritrovare i menu delle feste nei ristoranti del paese. Molte attrattive si concentrano davanti alla struttura monolitica della chiesa Ss. Pietro e Paolo. Il suo stile epurato viene ravvivato la sera del 24 dicembre dal tradizionale falò della Tomba che ha scalato le generazioni con il suo appeal ancestrale. L’arcipelago delle piazzette centrali resiste come un centro di gravità. Quest’anno a catalizzare l’attenzione, la pista di pattinaggio sul ghiaccio. Anche SnowTubing è una centrale del divertimento.

Per chi ha sensibilità per la bellezza dei boschi invernali e non vuole rinunciare ad una passeggiata sulle montagne mito, un punto di riferimento sono senz’altro Ecotour, Tiziano Testa, Wildlife Adventure,Paola Grassi. Chi non ama camminare ma non vuole rinunciare ad un tour nei boschi può optare per una passeggiata a cavallo a partire dal Centro Ippico Vallecupa. Il Palazzo Sipari accoglie invece chi ha fame di cultura.

Sotto le feste Opi diventa un palcoscenico di iniziative. Data cruciale il 28 dicembre, quando sarà consegnato il prestigioso riconoscimento del Touring Club Italiano #BandieraArancione, durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale. A corollario anche un’escursione a Macchiarvana e il concerto dei nuovi talenti della musica italiana. Ma il calendario opiano (consultabile sulla pagina facebook dell’associazione) è fitto fino al 7 gennaio che chiude la serie di eventi con la fiaccolata condita di polenta e vin brulè.

Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena diventano un micromondo delle meraviglie. Si vestono con i costumi manufatti dei personaggi dei presepi che occupano i passaggi dei borghi. “Il Presepe Vivente” è un festival del revival e trasforma Barrea in un museo del Natale. Una autentica interpretazione della natività sono anche “Il Presepe a Teatro” di Villetta Barrea e “Il Presepe di Cartapesta” di Civitella.

Un evento capace di intrappolare i visitatori nella pancia del paese resta la Fiaccolata del 30 dicembre a Civitella Alfedena. E anche qui il vin brulè è il secondo protagonista dopo la luce.

Almeno una volta, o ancora una volta, vale la pena andare nel Parco a Natale.

FEDERICA TUDINI

 

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