UN VIDEO DENUNCIA SULLO STATO DELLE STRADE DELL’ALTO SANGRO

“Noi residenti in Alto Sangro, nei Comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, abbiamo realizzato questo video affinché le Istituzioni preposte prendano visione della situazione di abbandono in cui versa questa porzione di territorio della Provincia dell’Aquila. Dopo numerosi e continui tagli ai servizi, da ultimo, siamo stati penalizzati nella mobilità quotidiana. Le nostre strade sono ai limiti della praticabilità. Dagli enti preposti sono pervenute sempre rassicurazioni ma da quando la situazione è diventata ingestibile, alle sacrosante rimostranze di cittadini e sindaci è stato risposto prims con l’imposizione del limite di velocità a 30 km/h e poi, il carico da novanta, con il divieto di transito a motociclisti e ciclisti. Non è una novità che le arterie che attraversano il Parco d’Abruzzo sono meta di turismo sulle due ruote e non serve nemmeno scomodare grandi teorie sull’economia per comprendere che quella fetta di turismo rappresenta reddito per molte attività e famiglie che lavorano in queste zone. Non avrebbe bisogno nemmeno di essere ricordata la sicurezza che su queste arterie stradali, le uniche che collegano i 5 paesi del Parco con il resto del mondo, è completamente assente con grave rischio per quanti in questi posti ci vivono e ci lavorano, per tutti coloro che su queste strade si muovono quotidianamente. Nell’immaginario collettivo questi posti sono una cartolina con paesaggi di rara bellezza, ricchi di flora e fauna selvatica, è vero e ci riteniamo fortunati a vivere in mezzo a tanta bellezza ma noi residenti non siamo pupazzetti in un plastico da progetto, non siamo elementi decorativi di una cartolina, siamo persone reali che esprimono esigenze reali e pagano tasse reali in cambio di servizi che non ci sono. Da troppi anni i rappresentanti politici non ci ascoltano, la voce di questo territorio è rimasta soffocata sotto la “cartolina” che i rappresentanti politici di ogni colore hanno presentato quando c’era da riempirsi la bocca di turismo. E i problemi sono rimasti sotto al tappeto! Siamo arrivati al punto di uscire di casa augurandoci di tornare a casa interi. Sulle strade va fatta manutenzione, un intervento serio. Ci sono frane, guardrail divelti da anni, muretti che crollano e voragini che da mesi ormai ci costringono a circolare in un slalom pericoloso.
In questo video abbiamo raccolto delle testimonianze, e sono solo una minima parte, per mostrarvi la rabbia, la delusione, la frustrazione di persone che non vedono una via risolutiva a un problema che in un Paese civile non dovrebbe nemmeno essere contemplato come problema.
Alla melina di chiacchiere che ci sono piovute addosso da ogni dove istituzionale, abbiamo deciso di metterci la faccia e raccontarvela noi la storia della viabilità sulle arterie della Parco Nazionale d’Abruzzo.”

Noi residenti in Alto Sangro, nei Comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, abbiamo realizzato questo video affinché le Istituzioni preposte prendano visione della situazione di abbandono in cui versa questa porzione di territorio della Provincia dell’Aquila. Dopo numerosi e continui tagli ai servizi, da ultimo, siamo stati penalizzati nella mobilità quotidiana. Le nostre strade sono ai limiti della praticabilità. Dagli enti preposti sono pervenute sempre rassicurazioni ma da quando la situazione è diventata ingestibile, alle sacrosante rimostranze di cittadini e sindaci è stato risposto prims con l'imposizione del limite di velocità a 30 km/h e poi, il carico da novanta, con il divieto di transito a motociclisti e ciclisti. Non è una novità che le arterie che attraversano il Parco d’Abruzzo sono meta di turismo sulle due ruote e non serve nemmeno scomodare grandi teorie sull’economia per comprendere che quella fetta di turismo rappresenta reddito per molte attività e famiglie che lavorano in queste zone. Non avrebbe bisogno nemmeno di essere ricordata la sicurezza che su queste arterie stradali, le uniche che collegano i 5 paesi del Parco con il resto del mondo, è completamente assente con grave rischio per quanti in questi posti ci vivono e ci lavorano, per tutti coloro che su queste strade si muovono quotidianamente. Nell’immaginario collettivo questi posti sono una cartolina con paesaggi di rara bellezza, ricchi di flora e fauna selvatica, è vero e ci riteniamo fortunati a vivere in mezzo a tanta bellezza ma noi residenti non siamo pupazzetti in un plastico da progetto, non siamo elementi decorativi di una cartolina, siamo persone reali che esprimono esigenze reali e pagano tasse reali in cambio di servizi che non ci sono. Da troppi anni i rappresentanti politici non ci ascoltano, la voce di questo territorio è rimasta soffocata sotto la “cartolina” che i rappresentanti politici di ogni colore hanno presentato quando c’era da riempirsi la bocca di turismo. E i problemi sono rimasti sotto al tappeto! Siamo arrivati al punto di uscire di casa augurandoci di tornare a casa interi. Sulle strade va fatta manutenzione, un intervento serio. Ci sono frane, guardrail divelti da anni, muretti che crollano e voragini che da mesi ormai ci costringono a circolare in un slalom pericoloso. In questo video abbiamo raccolto delle testimonianze, e sono solo una minima parte, per mostrarvi la rabbia, la delusione, la frustrazione di persone che non vedono una via risolutiva a un problema che in un Paese civile non dovrebbe nemmeno essere contemplato come problema. Alla melina di chiacchiere che ci sono piovute addosso da ogni dove istituzionale, abbiamo deciso di metterci la faccia e raccontarvela noi la storia della viabilità sulle arterie della Parco Nazionale d’Abruzzo. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa iniziativa, i sindaci dei cinque paesi del Parco che si stanno prodigando per ripristinare una viabilità NORMALE. Ringraziamo di cuore Peppe Vitale per il supporto tecnico alla realizzazione di questo piccolo concentrato delle istanze dei cittadini residenti in Alto Sangro. Grazie per l’attenzione.Donato Di Nunzio Antonio Cocuzzi Paola Grassi Francesco Torella Biancalucia Beniamino Romano Visci

Pubblicato da Loretta Montenero su mercoledì 16 maggio 2018

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