Pillole di toponomàstica: antichi luoghi di culto cristiani nei nomi di luogo dell’Alta Val di Sangro

In toponomastica la categoria dei nomi di luogo legati ad edifici di culto cristiani, quali chiese,
cappelle e monasteri, è molto numerosa. Ma la toponomastica sacra vede accrescere ancor di più la propria mole se si calcolano anche quei nomi di luogo derivanti dall’esistenza, spesso passata, di icone o croci votive. Difatti, non bisogna dimenticare come nei secoli precedenti la religiosità popolare, essendo più viva, ha lasciato innumerevoli tracce nel territorio, molte delle quali giunte fino ai giorni nostri.
Per quanto riguarda l’Alta Val di Sangro, è possibile fornire diversi esempi di toponomastica sacra.
Ad esempio, a Pescasseroli, Viale Santa Lucia deve il proprio nome all’esistenza della Chiesa di
Santa Lucia, posta all’ingresso del paese per chi proviene da sud. Sempre per restare nella
“capitale del Parco”, la presenza della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo fa intuire facilmente la
motivazione che sta all’origine del nome di Via della Chiesa, situata nel centro storico cittadino.
Nel limitrofo paese di Opi, invece, la Cappella Gentilizia di San Giovanni Battista dà il nome alla
lunga via di accesso che dal Muraglione (dove si trova il bar) porta fino alla piazza centrale del
paese.
Il presente articolo intende però concentrarsi su quei nomi di luogo alto sangrini derivanti da
antichi luoghi di culto cristiani oggi non più esistenti. Così, a tal fine verranno riportati cinque
esempi inerenti il passato religioso di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea e Barrea:

1. Póndë Sanda Vénërë (in pescasserolese), P.te Venere sulla mappa dell’IGM (Istituto
Geografico Militare). Si tratta del ponte sul fiume Sangro costruito all’ingresso Nord di
Pescasseroli, nei pressi dell’area indicata sulla mappa dell’IGM come Santa Venere. Il toponimo in questione sembrerebbe riferirsi all’esistenza di un antico luogo di culto successivamente scomparso. Nonostante ciò fino ad oggi non è pervenuta alcuna documentazione che attesti l’esistenza, nel passato, di un luogo di culto intitolato a Santa Venera o Veneranda. [1]

©2021 Archivio PNALM © 2021 (http:// turismopescasseroli.it

Figura 1 – Il ponte Santa Venere prima della Seconda guerra mondiale.

2. Sand’Andrèa (in pescasserolese). Si tratta del piano di Sant’Andrea, un’area pianeggiante
dove oggi sorge l’omonimo campeggio. In questo caso, l’antica esistenza della Chiesa di
Sant’Andrea è attestata nei documenti dato che viene citata per la prima volta nel Libro
delle decime del 1324. La Chiesa, oggi scomparsa, cadde probabilmente in rovina nel XVIII
secolo. [2]

©2021 Google Maps © 2021 (http://maps.google.it)

Figura 2 – Immagine satellitare del piano di Sant’Andrea, Pescasseroli.

3. I Cóllë i lla Chiésia (in opiano), si trova sulle pendici del versante occidentale di M.
Marsicano, ad una quota leggermente superiore rispetto a quella dell’area dei Casalë
d’Ópië (i Casali sulla mappa dell’IGM). Si tratta di un chiaro riferimento alla Chiesa di
Sant’Elia, risalente al VII o all’VIII secolo [3], riportata alla luce nell’estate del 2007 durante
una campagna di scavi archeologici condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Abruzzo. [4]

  Fotografia di Davide Boccia

Figura 3 – La via di accesso che porta all’area archeologica di Sant’Elia, Opi.

Fotografia di Davide Boccia

Figura 4 – L’area archeologica di Sant’Elia, Opi.

4. Cóllë Sand Angëlë (Colle S. Angelo sulla mappa dell’IGM) e la Fóndë Sand Angëlë (Sorg.te
S. Angelo sulla mappa dell’IGM). Entrambe queste località si trovano nel territorio
comunale di Villetta Barrea e indicano una qualche pertinenza con il monastero
benedettino di S. Angelo in Barreggio, edificato nella seconda metà dell’VIII secolo e
distrutto nel 937 in seguito ad una incursione ungara. [5]

©2021 Google Maps © 2021 (http://maps.google.it)

Figura 5 – La posizione di Colle e Fonte Sant’Angelo in un’immagine satellitare del territorio comunale di Villetta Barrea.

5. U Cumméndë (in barreano), Convento (rud.ⁱ) sulla mappa dell’IGM. Il toponimo si riferisce al convento francescano edificato agli inizi del XVII secolo e successivamente demolito in quanto destinato ad essere sommerso dalle acque del lago artificiale di Barrea. [6]

©2021 vallisregia © 2021 (http:// vallisregia.it)

Figura 6 – Il rudere del convento francescano prima di essere demolito, Barrea.

I toponimi riportati nel presente articolo provengono da un mondo ormai tramontato, caratterizzato da una religiosità popolare molto più vivace di quella attuale e pertanto in grado di influenzare il territorio con le sue credenze e i suoi luoghi di riferimento. Inoltre, alcuni toponimi ricordati negli esempi, come Colle e Fonte Sant’Angelo, possono essere messi in correlazione con la comunità monastica di S. Angelo in Barreggio che ebbe un ruolo centrale nella storia alto sangrina di età alto medievale.

Così, ancora una volta, la toponomastica, ovvero lo studio dei nomi di luogo, scavando nella memoria storica della vallata, permette di riscoprire momenti di vita passata le cui tracce sono state disperse dal passare dei secoli e dal succedersi delle varie generazioni.

Qualche lettura per saperne di più:

AA. VV., Cianchetti Geremia (a cura di), Il Monastero di S. Angelo in Valle Regia, Castel di Sangro 1999, Grafica Epam.

Boccia Davide, La Toponomastica del Comune di Opi (AQ), Torino 2016, Tip. Monti.

Boccia Davide, La Toponomastica dell’Alta Val di Sangro, Torino 2017, Tip. Monti.

Cimini Nicola Vincenzo, Genesi, Vita e Storia delle Terre dell’Orso. Con uno sguardo alla terra di Opi, Opi 2010.

Marchionna Mario (a cura di), Vallis Regia. Storia e cultura di un territorio, Barrea 2019, Associazione Proloco Barrea.

Tarquinio Gianluca, Pescasseroli. Lineamenti di storia dalle origini all’Unità d’Italia, L’Aquila 1988, Arti Grafiche Aquilane.

[1] Boccia Davide, La toponomastica dell’Alta Val di Sangro, Torino 2017, Tipografia Monti, pp. 47-
48.

[2] Tarquinio Gianluca, Pescasseroli. Lineamenti di storia dalle origini all’Unità d’Italia, L’Aquila 1988,
Arti Grafiche Aquilane, p. 102.

[3] Cimini Nicola Vincenzo, Genesi, Vita e Storia delle Terre dell’Orso. Con uno sguardo alla terra di
Opi, Opi 2010, p. 54.

[4]  Boccia Davide, La Toponomastica del Comune di Opi, Torino 2016, Tip. Monti, p. 45.

[5] AA. VV., Cianchetti Geremia (a cura di), Il Monastero di S. Angelo in Valle Regia, Castel di Sangro
1999, Grafica Epam, pp. 13, 24.

[6] Marchionna Mario (a cura di), Vallis Regia. Storia e cultura di un territorio, Barrea 2019, Associazione Proloco Barrea, pp. 67-69.

 

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